Cerbero Podcast, la storia e la fine di un mito: Mr Flame, Tutubi e Marra

Oggi andiamo ad analizzare la situazione, e la carriera, di uno dei podcast che maggiormente ha preso piede nel nostro paese negli ultimi anni, il Cerbero Podcast

In questi anni abbiamo visto la crescita esponenziale di uno dei podcast del panorama italiano, il celebre Cerbero Podcast. Come è nato? La nascita arriva dall’unione di tre ragazzi che erano già celebri sul web come Marra, Mr Flame e Tutubi. Gli ultimi due, in particolare, attraverso Youtube perché erano due figure che andavano a smascherare le incongruenze dei vari youtuber, attaccandoli anche in maniera concitata.

La loro unione, come detto, ha portato alla creazione di uno dei “palcoscenici di dibattito” più importanti del nostro paese, su ogni argomento e con la partecipazione di personaggi anche molto importanti. La loro crescita, però, ha subito uno stop qualche mese fa fino alla decisione di non continuare l’avventura, sono mesi che non vengono fatte live dai tre ragazzi.

L’ultimo messaggio

L’ultimo messaggio che abbiamo ricevuto, come addio, è stato quello di Tutubi, Simone Santoro, che aveva rivelato la motivazione della chiusura del podcast. Lo streamer, infatti, ha pubblicato un video dove raccontava che la decisione era arrivata dopo la comunicazione di Marra di lasciare il trio e la trasmissione. Secondo Simone Santoro, infatti, lo spirito di questo podcast è sempre stato quello di mettere in dubbio qualsiasi cosa che si verificasse nel Mondo. Tutubi, poi, racconta che il tutto è accaduto dopo una sua espressione “Non possiamo mettere in dubbio l’esistenza di Dio”, frase che avrebbe portato Marra a distaccarsi perché ha visto il venir meno di uno dei pali fondamentali, il mettere tutto in dubbio.

A proposito di questa situazione ricordiamo che Simone Santoro è figlio di un professore di religione, più volte visto anche in live al Cerbero Podcast, e questo potrebbe averlo influenzato molto nella sua dichiarazione che di fatto ha allontanato Marra dalla trasmissione.

Alessandro Nobile

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *