Chi è Don Luigi Maria Epicoco? Curiosità sul parroco più amato del web

Scopri chi è Don Luigi Maria Epicoco, il prete teologo amato dal web. La sua parrocchia a L’Aquila, i libri, i social e il segreto del suo successo.

In un’epoca in cui il rapporto tra fede e digitale è spesso complicato, in un’era in cui la secolarizzazione sembra avere trionfato, la figura di Don Luigi Maria Epicoco emerge con la forza di un’evidenza inaspettata. Non è solo un sacerdote, un teologo o un filosofo. È, per migliaia di persone, un punto di riferimento quotidiano. Un parroco la cui diocesi si estende ben oltre i confini de L’Aquila, arrivando a toccare il cuore di chi naviga in rete, spesso smarrito e in cerca di una parola autentica.

Nato a Mesagne nel 1980 e ordinato sacerdote nel 2005 per l’arcidiocesi dell’Aquila, la sua formazione è un intreccio solido di filosofia e teologia. Ma è nella capacità di tradurre questo sapere accademico nel linguaggio dell’uomo contemporaneo che Don Epicoco ha trovato la sua cifra distintiva. Non è un semplice “influencer” in tonaca, come qualcuno potrebbe riduttivamente definirlo. È un testimone che ha compreso che la piazza digitale è l’agorà moderna, il luogo dove le domande di senso bruciano più che mai.

Don Luigi Maria Epicoco, qual è la sua parrocchia?

Il suo “quartier generale” terreno è L’Aquila, una città che conosce il dolore del sisma e la fatica della rinascita. Dopo aver guidato per anni la parrocchia universitaria San Giuseppe Artigiano, vivendo in prima persona il trauma del terremoto del 2009, oggi è parroco della Parrocchia San Francesco di Paola a L’Aquila. È proprio in questa comunità che mette in pratica quella “fenomenologia del presente” di cui spesso scrive nei suoi libri.

Ma la sua cattedra non è solo il pulpito. È professore stabile di Filosofia all’ISSR “Fides et Ratio” della stessa città e insegna in prestigiose istituzioni romane come la Pontificia Università Lateranense e la Pontificia Accademia Alfonsiana. Questo duplice ruolo – parroco di strada e accademico – gli permette di tenere i piedi per terra e la testa alta, coltivando un pensiero profondo senza mai perdere il contatto con la vita concreta delle persone.

Dove trovare Don Luigi Maria Epicoco?

Questa è la domanda che rivela la portata della sua missione. Sì, lo puoi trovare a L’Aquila, nella sua parrocchia. Ma la sua presenza più pervasiva e accessibile a tutti è online. Don Epicoco ha costruito un ecosistema digitale che molti content creator gli invidierebbero:

Social Media: Con oltre 230.000 follower su Facebook e più di 100.000 su Instagram, i suoi post sono brevi meditazioni, scatti di vita reale e riflessioni che interrompono il flusso di notizie spesso ansiogene con un messaggio di speranza.
Podcast e video: I suoi interventi sono virali su YouTube, dove le sue omelie e conferenze raccolgono centinaia di migliaia di visualizzazioni. Su Spotify, i suoi podcast offrono percorsi di riflessione ordinati e sempre disponibili.
Il commento quotidiano al Vangelo: Forse, il suo servizio più prezioso. Ogni giorno, su vari siti web cattolici, pubblica un commento al Vangelo del giorno. È un appuntamento fisso per migliaia di persone, un modo per iniziare la giornata con un punto di vista che scava nel testo sacro per trovare un consiglio pratico per il proprio lavoro, le proprie relazioni, le proprie fatiche.

Il segreto del suo successo? L’autenticità. Don Epicoco non vende una fede facile e consolatoria. Nei suoi libri, come “La scelta di Enea” (Rizzoli) o “Per custodire il fuoco” (Einaudi), parla di crisi, di dubbi, della fatica di credere. Ricorda a tutti che “solo i malati guariscono”, come recita il titolo di un suo altro testo. È questa onestà intellettuale e spirituale a renderlo un faro per i “naufraghi” del web, dimostrando che la fede non è una risposta che azzera le domande, ma un modo più profondo per abitarle.

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