Boom di studenti di mandarino su Duolingo negli USA, legato alla possibile messa al bando di TikTok.
Negli ultimi giorni, la piattaforma per l’apprendimento delle lingue Duolingo ha registrato un aumento del 216% degli studenti di cinese mandarino negli Stati Uniti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo fenomeno sembra legato alla possibile messa al bando di TikTok nel Paese, spingendo molti utenti verso una piattaforma simile: RedNote, di cui abbiamo scritto solo qualche giorno fa. Quest’ultima, conosciuta in Cina come Xiaohongshu (traducibile come “Piccolo libro rosso”), è interamente in mandarino e così si spiega il boom di iscrizioni ai corsi di lingua.
RedNote offre funzioni analoghe a TikTok, ma propone anche una dimensione più variegata, permettendo agli utenti di pubblicare foto, scrivere recensioni e partecipare a discussioni comunitarie. Questa caratteristica rende la piattaforma attraente per chi cerca un’esperienza più completa. Crystal, una creatrice di contenuti, ha dichiarato: “Sono passata a RedNote perché credo davvero che il divieto sia imminente. Alcuni non lo pensano ancora, ma io ho seguito il consiglio di un amico e la trovo fantastica”. Gli americani che stanno migrando da TikTok a RedNote sono già stati soprannominati “i rifugiati di TikTok”. Chissà che il fenomeno non diventi in seguito globale: sappiamo come gli Stati Uniti (in alcuni casi ahinoi) sia un paese trend setter.
Learning Mandarin out of spite? You're not alone.
We’ve seen a ~216% growth in new Chinese (Mandarin) learners in the US compared to this time last year. https://t.co/9hzwBxfTgD pic.twitter.com/qWM9f5oFYA
— Duolingo (@duolingo) January 15, 2025
TikTok sarà bandito negli Stati Uniti? Quando?
La famosa app di proprietà della cinese ByteDance rischia di essere vietata negli Stati Uniti entro il 19 gennaio 2025 (guardate il calendario: siamo agli sgoccioli). Il destino della piattaforma era nelle mani della Corte Suprema che ha dichiarato ammissibile il ban, in una sentenza per curiam:
“Non c’è dubbio che, per oltre 170 milioni di americani, TikTok offra uno sbocco distintivo ed espansivo per l’espressione, un mezzo di coinvolgimento e una fonte di comunità. Ma il Congresso ha stabilito che la cessione è necessaria per affrontare le sue preoccupazioni di sicurezza nazionale, ben supportate, relative alle pratiche di raccolta dati di TikTok e al suo rapporto con un avversario straniero”.
Le opzioni quindi adesso sono due: che la piattaforma venga venduta (in tal senso si è parlato a lungo dell’interesse di Elon Musk, che potrebbe diventare un enorme player nell’universo social) o che il Presidente – Biden, fino all’insediamento ormai imminente di Trump – conceda una proroga alla app di ByteDance.
La sentenza della Corte Suprema è giunta dopo che 14 stati americani hanno intentato una causa collettiva contro TikTok, accusandola di causare “danni psicologici ai minori”. Le autorità legali hanno puntato il dito contro gli elementi considerati altamente assuefacenti della piattaforma, con particolare enfasi sui pericolosi “challenge” che mettono a rischio la salute mentale e fisica degli utenti.