Un asteroide passerà vicino alla Terra nel 2046. Scopri i dettagli sull’oggetto 2023 DW e perché non c’è motivo di (eccessivo) allarme.
A che ora è la fine del mondo? Si interrogava qualche tempo or sono Luciano Ligabue. Complottisti e paranoidi hanno provato a dargli (e darci) una risposta, periodicamente. La prima volta, ad inizio del millennio, con il panico per il Millenium Bug. Quindi, 12 anni dopo, con il panico per la presunta profezia Maya. Eppure. siamo sempre qui.
Adesso, da qualche tempo in realtà, i timori si sono concentrati su un asteroide che potrebbe passare vicino alla terra da qui ad oltre un ventennio: un asteroide denominato 2023 DW, delle dimensioni di una piscina olimpionica, potrebbe infatti passare vicino alla Terra nel 2046. L’ufficio di coordinamento per la difesa planetaria della NASA ha recentemente comunicato questa scoperta. Sebbene la possibilità di un impatto sia estremamente remota, lo scenario merita attenzione. Ecco cosa sappiamo al momento.
Scoperto per la prima volta nel febbraio 2023 (da qui il nome), 2023 DW è un corpo celeste dal diametro di circa 50 metri che percorre la sua orbita attorno al Sole in 271 giorni. Attualmente si trova a oltre 19 milioni di chilometri dalla Terra (0,13 Unità Astronomiche) e viaggia a una velocità di quasi 25 km al secondo.
Secondo i calcoli del sistema Sentry del Jet Propulsion Laboratory della NASA, le probabilità di impatto con la Terra sono di 1 su 560 (leggermente meno probabile di centrare tre numeri al Superenalotto, laddove si tratta di una probabilità su 327). L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) – dal canto suo – stima un rischio ancora inferiore, pari a 1 su 625. Tra il 2046 e il 2054, sono previsti dieci passaggi ravvicinati dell’asteroide al nostro pianeta. Il momento di massimo avvicinamento, a circa 1,8 milioni di chilometri, potrebbe verificarsi il 14 febbraio 2046.
Nonostante l’attenzione suscitata dalla notizia (e la probabilità relativamente alta, se comparata con altri fenomeni) il rischio reale resta minimo. Attualmente, 2023 DW è l’unico oggetto spaziale classificato al livello 1 della Torino Impact Hazard Scale, una scala da 0 a 10 che misura il pericolo di impatti di oggetti vicini alla Terra (NEO). Gli altri corpi conosciuti sono tutti al livello 0, il che esclude ogni rischio di collisione. Per il livello 1, la probabilità di impatto è talmente bassa da non rappresentare un motivo di preoccupazione concreta (ma comunque non è 0, pare evidente).
Gli scienziati della NASA hanno chiarito che, con l’aumento delle osservazioni, i dati verranno perfezionati e il rischio stimato potrebbe diminuire ulteriormente. Le incertezze iniziali sono comuni per oggetti appena scoperti, ma tendono a ridursi con il tempo. Come spiegano gli esperti: “Nella maggior parte dei casi, la minaccia associata a un oggetto celeste si riduce quando vengono raccolti ulteriori dati”.