La Pietra dell’altare di Stonehenge (sito archeologico situato vicino Salisbury, a circa 150 chilometri da Londra) proviene da ben lontano.
Un’importante scoperta scientifica potrebbe finalmente risolvere uno dei più grandi misteri di Stonehenge. Secondo un nuovo studio, la Pietra dell’altare, elemento chiave del famoso sito neolitico, proviene dalla Scozia nord-orientale, contrariamente a quanto si credeva in passato.
Per anni si è pensato che questa pietra, la più grande tra quelle non-sarsen di Stonehenge, fosse originaria del Galles, come le altre pietre blu che compongono il monumento. Tuttavia, le analisi chimiche condotte su frammenti della Pietra dell’altare rivelano una composizione minerale unica che coincide con rocce situate a oltre 700 chilometri di distanza (!) nella Scozia nord-orientale.
Questa scoperta, pubblicata sulla rivista Archaeology International, getta nuova luce sul significato del sito. Il professor Mike Parker Pearson, principale autore dello studio, suggerisce che Stonehenge potrebbe essere stato costruito come simbolo di unità tra diverse comunità del Neolitico, provenienti da varie regioni della Gran Bretagna (un Regno Unito senza regno già prima del regno?)
Secondo i ricercatori, il trasporto delle pietre di Stonehenge da luoghi lontani non era un’impresa casuale, ma il risultato di una straordinaria collaborazione interregionale. “Forse le pietre furono offerte come doni o come contributi simbolici per sancire alleanze politiche e religiose”, affermano gli studiosi.
La costruzione del monumento si sviluppo in due fasi. Le prime pietre, le cosiddette “bluestones”, furono portate dal Galles occidentale, precisamente dalle colline di Preseli, situate a circa 230 chilometri dal sito. Successivamente, la Pietra dell’altare, un blocco di arenaria spesso 50 centimetri e lungo cinque metri, fu aggiunto durante la seconda fase, risalente al 2620-2480 a.C.
Il professor Richard Bevins, co-autore dello studio, ha sottolineato come la Pietra dell’altare abbia caratteristiche che ricordano i grandi cerchi di pietre presenti esclusivamente nella Scozia nord-orientale. Questi cerchi, utilizzati probabilmente per riti cerimoniali, evidenziano legami culturali e architettonici con Stonehenge, dimostrando un’intensa interazione tra queste due regioni.
Inoltre, l’analisi delle sepolture vicino al sito ha rivelato che quasi metà delle persone sepolte lì provenivano da aree lontane. Questo dato rafforza l’idea di Stonehenge come punto di convergenza culturale, dove comunità di tutta la Gran Bretagna si riunivano per celebrare riti comuni.
Con buona pace degli Ylvis, il mistero legato a Stonehenge sembra essere venuto meno