Fedez e Marra, la puntata “straordinaria” di Pulp Podcast e la visita di due sedicenti poliziotti

Fedez e Marra raccontano la visita sospetta nella sede della loro società: due presunti poliziotti fanno domande sul podcast. Il racconto completo.

Quando una puntata di un podcast viene annunciata come “straordinaria”, significa che qualcosa è accaduto che va oltre il solito flusso di interviste e riflessioni. Per Fedez e Mr. Marra questo giorno è arrivato ieri, a una settimana di distanza dai fatti – accaduti il 5 novembre: in quel pomeriggio, all’ingresso della sede della società di Fedez, due uomini in borghese si sono presentati come poliziotti e interrogando il portinaio su orari, sedi e modalità di registrazione del podcast. I tesserini mostrati — non verificati — e il modo in cui si sono mossi hanno subito sollevato più di un dubbio. Il dettaglio che fa la differenza? La conferma da parte della Questura di Milano: “Non siamo stati noi”.

Un interrogatorio in borghese che inquieta: quali sono le ragioni dietro l’accaduto?

Ribadiamo: il 5 novembre due individui si sono presentati alla portineria della palazzina dove si trova la sede della società di Fedez (la localizzazione precisa viene evitata dagli stessi conduttori per ragioni di sicurezza). Hanno mostrato un tesserino, hanno fatto domande — “Quando arriva Fedez?”, “Dove registrate?”, “Quali sono gli orari?” — legate non solo al podcast, ma soprattutto all’aspetto logistico dell’attività. Il portinaio, abituato a una certa discrezione istituzionale, ha suggerito loro di rivolgersi direttamente agli uffici interni. Ma i due si sono dileguati, senza entrare, senza formalizzare nulla.

Non è la prima volta che Fedez accenna a pressioni, ma è la prima volta che è avvenuto qualcosa del genere, con un intervento così losco e così esplicito di persone non meglio identificate.

La Questura smentisce: chi erano allora i due poliziotti?

Contattato successivamente, il questore della Questura di Milano ha dichiarato di non essere al corrente di alcuna operazione in corso che prevedesse la visita di agenti in borghese presso quella sede. Ciò significa che, sebbene fossero presentati come poliziotti, non risultano collegati alla Questura del capoluogo meneghino, cui tutti i poliziotti di zona dovrebbero sottostare. Quella mancata corrispondenza tra quanto dichiarato (mostrare tesserino, fare domande tecniche) e quanto registrato (nessuna procedura amministrativa, nessuna richiesta formale) è l’elemento che ha allarmato Fedez e Marra.

Da qui la decisione di andare in onda con una puntata “straordinaria”. Una decisione presa per una ragione precisa: dire qualcosa di cui si è stati testimoni, per mettersi al riparo e rendere pubblica la circostanza. Non si tratta di allarmismo, né di vittimismo; ma di segnalazione. Se qualcuno ha avuto intenzione — più o meno consapevole — di raccogliere informazioni sul podcast (sede, orario, presenza degli ospiti) presentandosi come appartenente alle forze dell’ordine, allora è giusto che questo caso venga segnalato (così si depotenzia anche l’aspetto minaccioso dell’atto).

Cosa accadrà adesso a Fedez, a Marra e al loro Pulp Podcast?

I due podcaster hanno voluto rassicurare il pubblico stesso (“Il podcast non cambierà tono, non ci fermeremo”) per poi lanciare un monito: la trasparenza può essere una barriera (o almeno un deterrente) contro chi agisce nell’ombra e in tal senso il racconto proposto durante questa puntata straordinaria di Pulp Podcast è una risposta a chi pensa di poter agire senza essere visto.

I fan, dal canto loro, hanno mostrato grande vicinanza nei commenti a corredo del video:

“Comunque tanta stima per un multimilionario che mette a rischio la propria vita e si mette in un ginepraio del genere quando potrebbe comodamente starsene in una jacuzzi e non pensare a nulla…. chapeau ragazzi”.

“Solidarietà totale, avete fatto bene a parlarne, accende intanto un bel riflettore. Tempi davvero cupi, mi spiace e avete tutto il mio sostegno”.

“Quando ti vengono a bussare alla porta di casa vuol dire che hai toccato qualcosa che, secondo loro, non andava toccato. State facendo un lavoro encomiabile e, per quanto possa valere, questa intimidazione è la prova di ciò. La community vi supporta, continuate così!”

“Ed eccoci qua, ci domandiamo perchè chi fa divulgazione seria senza filtri di certi argomenti viene sempre cercato di mettere a tacere, vedi anche report! Mi lasciano perplessi un pò certi commenti, forse non hanno capito la gravità della situazione e non c’è niente da scherzare ma non perchè cambi qualcosa sullo stato delle cose ma perchè quando succedono queste cose non colpiscono solo loro ma tutti, dato che sono l’unico o quasi l’unico canale serio e che tratta certi temi. A dimostrazione che date fastidio, a dimostrazione che ciò che fate e dite è autentico. Grazie Ragazzi, per quel che vale!”

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