Se voliamo è merito di un genio vissuto oltre 2300 anni fa: la storia di Filone di Bisanzio, un nome troppo spesso dimenticato

Alla scoperta di Filone di Bisanzio, genio greco del III secolo a.C., e del suo calamaio, antenato della bussola giroscopica moderna.

Tutti (moltissimi) volano, specie grazie alla diffusione dei voli low cost che hanno reso possibile ai poveracci come noi di viaggiare in aereo. Però in pochi conoscono Filone di Bisanzio, nome noto soltanto agli appassionati di storia antica – che sanno come sia stato una figura essenziale dell’Età d’Oro greca. Allievo di Ctesibio di Alessandria e precursore di illustri inventori come Erone di Alessandria, Filone ha lasciato un’eredità di invenzioni straordinarie.

Tra i suoi contributi più importanti figurano la molla, la catena e un prototipo di termometro (invenzioni davvero importanti per la storia dell’umanità, insomma, non parliamo del disco orario solar). Tuttavia, uno dei suoi strumenti meno noti, il calamaio di Filone, merita un’attenzione particolare: questo dispositivo, risalente al III secolo a.C., ha avuto un impatto duraturo che arriva fino ai nostri giorni e che ci permette oggi di volare (oh oh).

Il calamaio di Filone: l’idea rivoluzionaria che ha precorso la bussola giroscopica

Il calamaio di Filone aveva una caratteristica ben precisa che lo rendeva unico: era progettato per impedire la fuoriuscita di inchiostro anche quando veniva inclinato o ruotato. La sua struttura era basata su un sistema di anelli concentrici connessi che consentivano al contenitore interno di mantenersi sempre orizzontale. Un’idea che all’epoca sembrava fantascientifica: come poteva un semplice tetraedro bilanciare il contenuto interno attraverso il movimento libero di questi anelli?

Il principio alla base del calamaio di Filone ispirò invenzioni successive come il giroscopio. Il primo dispositivo simile al giroscopio moderno fu ideato dall’astronomo tedesco Johann Bohnenberger nel 1817. Anni dopo, nel 1851, il fisico e astronomo francese Jean Bernard Léon Foucault utilizzò un giroscopio per dimostrare la rotazione terrestre. Questo esperimento gli valse la prestigiosa Medaglia Copley della Royal Society nel 1855. Ma Foucault non si fermò qui: osservò che il giroscopio poteva anche servire per orientarsi, sviluppando così il prototipo della bussola giroscopica, capace di indicare il Nord con precisione.

Oggi la bussola giroscopica è uno strumento essenziale nelle cabine di pilotaggio degli aerei. Tecnicamente, si tratta di una bussola il cui indicatore di rotta è calibrato su un riferimento fisso tramite un sensore d’induzione. Senza di essa, il volo moderno come lo conosciamo sarebbe impossibile. Tutto questo, sorprendentemente, affonda le radici nell’ingegno di Filone di Bisanzio e nel suo straordinario calamaio (di cui purtroppo non si parla nella pagina Wikipedia in lingua italiana, che si sofferma soprattutto sulla sua abbondante produzione teorica, ma di cui si può leggere sulla pagina in versione ispanofona e soprattutto su EcuRed, enciclopedia collaborativa cubana).

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