Chi è Sober Horror Stories: dal TikTok al podcast, l’horror quotidiano che racconta le nostre paure

Chi è Sober Horror Stories? La storia di Noemi Mortella, dal debutto su TikTok al successo come narratrice horror.

C’è stato un tempo in cui bastava un telefono, qualche idea bizzarra e una buona dose di personalità per finire nel mare magnum di TikTok. Poi c’è chi, da quel caos iniziale, ha saputo costruire qualcosa di più riconoscibile, quasi narrativo. Sober Horror Stories – conosciuta per anni anche come Hey.Sober – appartiene a questa seconda categoria: non più solo tiktoker, ma voce riconoscibile del racconto horror digitale, con un’identità che oggi si muove tra video, podcast e format seriali dal sapore true crime.

Il suo universo è chiaro fin dal primo sguardo: “qui è Halloween tutto l’anno”, scrive sui suoi profili, dove l’immaginario gotico, le storie inquietanti e le atmosfere oscure convivono con un linguaggio diretto, contemporaneo e mai artefatto. Un equilibrio non scontato, che le ha permesso di costruire una community fedele, cresciuta nel tempo e distribuita su più piattaforme. Su TikTok ha superato da tempo il milione di follower, mentre su Instagram conta oltre duecentomila persone che seguono quotidianamente il suo mondo narrativo. Anche su YouTube (dove ha oltre 40k subscriber al momento della stesura dell’articolo) mantiene una presenza costante, con pubblicazioni regolari (ogni mercoledì alle 18.30) che confermano una strategia più strutturata e meno estemporanea rispetto agli esordi.

Ma chi è davvero Sober Horror Stories, al di là dell’estetica dark e dei format seriali?

Il suo vero nome è Noemi Mortella, nata l’8 aprile 1997. Il suo percorso non nasce direttamente nel mondo dell’horror, ma attraversa prima territori artistici e creativi più ampi: ha studiato scultura in un liceo artistico a Padova (Noemi è venetissima) e ha coltivato passioni come il disegno – anche digitale – e la lavorazione manuale. Un’attitudine visiva che, con il tempo, si è riversata anche nel modo di costruire le proprie narrazioni online. Non solo voce, quindi, ma atmosfera, ritmo, immagine.

Il debutto su TikTok risale al 2018, inizialmente quasi per gioco: video pensati per amici, caricati senza una reale strategia, poi divenuti virali una volta resi pubblici. Da lì il passaggio naturale verso un progetto più consapevole, culminato nell’evoluzione del personaggio Sober: meno intrattenimento casuale, più storytelling. Il pubblico, evidentemente, ha seguito.

Nel tempo il brand personale si è raffinato: collaborazioni, riconoscimenti, partnership (tra cui anche realtà importanti del mondo tech) e una trasformazione che oggi la vede sempre più vicina al formato podcast, dove la voce diventa protagonista assoluta. Non semplice cronaca horror, ma racconto, interpretazione, costruzione deliberata della tensione. Elementi che la rendono più narratrice che influencer, più autrice che personaggio.

Sul piano personale, Noemi ha vissuto una relazione nota al pubblico con Ehdson, terminata nel 2022. La separazione è stata annunciata in modo pacato, con toni maturi e trasparenti, parlando apertamente di obiettivi diversi e di un legame che nel tempo era diventato più amicale che sentimentale. Una gestione coerente con l’immagine che ha sempre dato di sé: riservata, ma sincera, distante dalle derive da gossip forzato. (Oggi non sappiamo se sia fidanzata o meno, ma non stiamo nemmeno qui ad indagare – e facendo un giro sui social non è l’aspetto che emerge per primo, quello legato ad un’eventuale relazione: ciò che emerge, viceversa, è per esempio che ha la passione per i tatuaggi e per i viaggi).

Quanto ai guadagni di Sober Horror Stories aka Hey.Sober non esistono dati ufficiali certificati, ma è plausibile ipotizzare entrate derivanti da più fonti: sponsorizzazioni (per certo collabora con Samsung), collaborazioni, visualizzazioni sulle principali piattaforme e progetti legati al mondo podcast. Il suo non è il classico profilo da “viral moment”, quanto piuttosto quello di una creator che lavora su continuità, posizionamento e coerenza narrativa.

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