I theShow svelano i conti del 2024: spese, AdSense, abbonamenti e sponsorizzazioni. Ecco quanto guadagnano davvero (e perché il loro modello funziona).
Nel 2013 due ragazzi di Milano, Alessio Stigliano e Alessandro Tenace, aprono su YouTube il canale theShow. Da lì esplodono con scherzi, candid ed esperimenti sociali fino a diventare uno dei canali italiani più riconoscibili: oltre 4,2 milioni di iscritti, circa 1,8 miliardi di visualizzazioni e più di 2.500 video pubblicati secondo tracker pubblici. Nel frattempo arrivano anche in TV: nel 2016 vincono Pechino Express con il nome di I Socialisti, portando per la prima volta due creator digitali al successo televisivo mainstream.
Guadagni theShow, da dove arrivano i dati: un video per la massima trasparenza (o giù di lì)
Le cifre riportate provengono da un video pubblicato il 6 dicembre 2024, in cui i theShow raccontano ai fan “come è andato il 2024” per la loro azienda.
È bene chiarire che i numeri si riferiscono al solo 2024 e saranno confermati nel bilancio ufficiale depositato nel 2025. Ma il gesto resta raro nel panorama creator: offrire al pubblico una trasparenza economica totale, quasi aziendale, su spese e ricavi.
Nel video si parla di ~€ 988.000 di costi operativi, in crescita del +22 % sul 2023. Circa € 600.000 sono destinati alla produzione dei video gratuiti su YouTube, contro i ~€ 450.000 del 2023 (+33 %). In tre anni, gli investimenti sui contenuti free sono triplicati.
AdSense non basta: il vero motore sono gli abbonamenti
Dai dati dichiarati, i ricavi AdSense 2024 ammontano a circa € 220.000: una cifra che non copre nemmeno i costi di produzione dei video gratuiti (il “rosso” stimato è ~€ 380.000).
A colmare il divario c’è theShow Plus, il servizio in abbonamento che finanzia (anche) i video pubblici. Il duo dichiara di aver raggiunto un picco di 25.000 abbonati nel 2024, senza entrare però nel dettaglio di quanto questo gli ha portato in cassa (che sia un dato riservato proprio agli abbonati?)
Quanto valgono questi abbonamenti?
Le tariffe ufficiali oscillano tra:
Solo il Badge – 1,20 €/mese
Senza Pubblicità – 3,60 €/mese
theShow+ – 7,00 €/mese
theShow+ FAN – 20,00 €/mese
Ipotizzando una distribuzione realistica — 70 % di utenti con piano base, 25 % con il piano medio e 5 % con quello “fan” — il guadagno mensile medio sarebbe di circa 3,5 €/utente.
25 000 abbonati × 3,5 € = 87 500 €/mese, ovvero ~€ 1,05 milioni l’anno (lordi).
Anche considerando tasse, fee di piattaforma e fluttuazioni, gli abbonamenti coprono ampiamente le spese annuali dichiarate, consentendo di reinvestire in produzioni e staff.
Sponsorizzazioni, link e affiliazioni: un extra non trascurabile
Oltre agli abbonamenti e all’AdSense, il canale mostra regolarmente collaborazioni brandizzate (come Revolut) e link di affiliazione Amazon nelle descrizioni dei video.
In base ai CPM medi di queste operazioni e al volume di visualizzazioni mensili (oltre 15–20 milioni), è realistico stimare un introito extra compreso tra € 100.000 e € 200.000 l’anno, variabile in base al numero di campagne e al rendimento dei link.
Sommando tutto:
AdSense ≈ € 220.000
Abbonamenti (Plus) ≈ € 1.050.000
Sponsorizzazioni e affiliazioni ≈ € 150.000 (media stimata)
➡️ Totale 2024 stimato: ~€ 1,4 milioni di ricavi lordi
A fronte di spese dichiarate di circa € 988.000, l’utile operativo stimato si collocherebbe tra € 350.000 e € 400.000, in linea con i margini di un’azienda media di produzione digitale.
Qualità, quantità e TV: un marchio che continua a funzionare
Nel 2024 i theShow hanno prodotto circa 70 video, contro i 53 del 2023, curando di più copertine, storytelling e backstage. La community — al centro della loro narrazione — è il vero collante del progetto, cresciuto prima su YouTube, poi in TV e ora nel modello ibrido “freemium”.
La vittoria a Pechino Express (ormai un decennio fa circa, in realtà) resta la svolta simbolica: due creator digitali che approdano in prima serata, anticipando di fatto l’integrazione tra web e televisione che oggi appare normale.
I numeri sono autodichiarati dai theShow nel video del 6 dicembre 2024 e si riferiscono al solo 2024. Per il 2025 non sono stati ancora forniti dati, ma il modello è ormai chiaro: YouTube è la vetrina, theShow Plus è il motore, e la community resta il capitale più solido.
