In Giappone fare spoiler può costare caro: multe salate o carcere per chi rivela trame di anime, manga e film protetti da copyright.
In Giappone, raccontare la fine di un anime o rivelare dettagli chiave della trama di un manga potrebbe costarti molto caro. Appena un paio di mesi fa, cinque individui sono stati indagati per aver pubblicato su un sito web anticipazioni dettagliate su opere d’intrattenimento, incluse pellicole come Godzilla Minus One e Shin Ultraman (pensate se ciò accadesse da noi: altro che SPOILER ALERT e stratagemmi vari, molti siti sarebbero costretti a chiudere). L’organizzazione giapponese CODA (Content Overseas Distribution Association), che si occupa della tutela del mercato culturale nazionale, ha denunciato che il sito conteneva contenuti riconducibili a oltre 8.000 titoli diversi.
Non si tratta di pirateria classica – non venivano offerti download illegali – ma di veri e propri spoiler. I cosiddetti spoiler site sono portali che raccolgono e pubblicano informazioni specifiche, scene riassunte, nomi di personaggi e trascrizioni testuali delle opere, offrendo agli utenti un’anteprima completa (e non autorizzata) dei contenuti. Secondo la legge giapponese aggiornata nel 2021, anche questa pratica è considerata una violazione del copyright.
In precedenza, un altro amministratore di tre portali simili era stato arrestato con l’accusa di diffondere trascrizioni di scene tratte dall’anime Overlord. La gravità dell’infrazione non dipende solo dal tipo di contenuto condiviso, ma anche dal fatto che queste anticipazioni possano danneggiare il valore commerciale dell’opera originale.
La legge nipponica, oltre a colpire i siti di spoiler, si estende anche a quelli “leech site” – piattaforme che non ospitano direttamente il materiale protetto, ma forniscono link esterni a contenuti piratati. Anche in questi casi, chi li gestisce rischia fino a cinque anni di carcere o multe salate (se dovessi fare un attimo i moralisti, riteniamo che in questo caso la legge potrebbe anche essere giusta).
Un altro caso controverso ha riguardato un creator su YouTube, arrestato per aver caricato gameplay completi di videogiochi come Steins;Gate: My Darling’s Embrace. Sebbene i video “Let’s Play” siano legali nella maggior parte del mondo, le autorità giapponesi hanno interpretato quei contenuti come una forma di spoiler videoludico a scopo di lucro.
Il Giappone ha adottato fin dal 2012 un approccio rigido contro la pirateria digitale, ma con le modifiche legislative più recenti la protezione si è estesa anche a forme più “soft” di distribuzione non autorizzata. E mentre le aziende del settore anime e manga festeggiano un giro d’affari da capogiro – si parla di oltre 33 miliardi di dollari nel 2024 – cresce il dibattito su quanto sia giusto limitare la libertà di espressione degli utenti.
Oggi i siti di spoiler, un giorno magari arresteranno in flagrante due amici che discutono di un prodotto culturale (come i miei amici nerd).