La storia di Girolamo Panzetta, l’italiano più famoso del Giappone (solo dopo Leonardo Da Vinci)

Cosa può fare un italiano in Giappone? La storia di Girolamo Panzetta, simbolo dell’eccellenza tricolore in terra nipponica (che unisce tradizione, cucina, moda e impegno sociale).

Partito da Avellino e cresciuto a Napoli, Girolamo Panzetta, conosciuto affettuosamente in Giappone come “Jiro” (con un nome come Girolamo, la giapponesizzazione è pressoché perfetta), è un esempio di come un italiano possa adattarsi e brillare in una cultura lontana.

Arrivato negli anni ’80 per completare una tesi sull’architettura nipponica, Panzetta ha trasformato la sua vita, diventando un’icona di italianità in terra nipponica, facendo un po’ di tutto: insegnante di italiano per il programma Itariagokaiwa dell’emittente NHK (la tv pubblica giapponese, fondata nel 1926), modello per la rivista di moda maschile LEÒN e presenza costante nei media giapponesi, Panzetta è così diventato un ponte culturale tra Italia e Giappone, sebbene in terra tricolore non sia così famoso (di lui ricordavo una apparizione in una puntata de Il Testimone di Pif, in onda su MTV ormai oltre 16 anni fa).

Panzetta tra tv (Girolamo’s Kitchen), imprenditoria di vario tipo e solidarietà

Tra i tanti progetti di Panzetta, spicca il programma culinario Girolamo’s Kitchen, dove la cucina italiana diventa protagonista. In una delle puntate più celebri Panzetta prepara la carbonara tradizionale, utilizzando pancetta piacentina DOP (la panzetta – lol – alla faccia dei capitolini che spingono a tutta forza sul guanciale).

L’episodio – come un po’ tutti gli episodi, d’altra parte – non è solo una lezione di gastronomia, ma un tributo alla qualità italiana e all’italianità, arricchito dai racconti di produttori locali. La sua frase “Buon appetito!”, pronunciata sempre in italiano, è diventata iconica e molto amata dal pubblico giapponese.

Oltre alla cucina, Panzetta si dedica anche alla sostenibilità agricola e al supporto sociale. Nella storica regione di Aizu-Wakamatsu, il nostro Jiro ha lanciato il marchio biologico di riso Fukunowarai, combinando tradizioni millenarie e tecnologie moderne. Ma il progetto non si ferma alla coltivazione: Panzetta ha creato una comunità solidale per accogliere giovani orfani, offrendo loro un lavoro e un futuro migliore. Panzetta fa anche del bene, insomma, e questo soprattutto può essere per noi suoi connazionali motivo di orgoglio.

Se volete sapere qualcosa di più su Girolamo Panzetta, vi offriamo di seguito una breve intervistata da lui rilasciata a Marco Togni, youtuber legato al Sol Levante e italiano in Giappone anche lui (sebbene meno noto di Panzetta: se fate un giro sul web vi renderete conto che per i nipponici Jiro è una vera celebrity – secondo Wikipedia nel 2006 è risultato il secondo italiano più famoso dopo Leonardo Da Vinci. Complimenti a Leonardo per aver superato Jiro).

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